U.D.O.: Game OVer
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15/11/2021Sempre più vicino alla settantina, il Maresciallo Udo non ne vuol proprio sapere di andare in pensione (anche se il titolo del nuovo album potrebbe far presagire cattive intenzioni), più che mai imperterrito nonostante le mille battaglie affrontate e l'età che comincia a farsi sentire. Non si attendevano certo grossi scossoni a livello stilistico, è insomma il solito heavy metal dalla tipica connotazione teutonica quello che UDO e i suoi compari ci danno in pasto, ben sedici tracce che sfiorano i settanta minuti di durata, tracce tutto sommato di mestiere che rappresentano lo stato di forma di UDO abbastanza buono in cui fortunatamente gli episodi positivi comunque prevalgono su quelli negativi. Coadiuvato come sempre da suo figlio Sven nelle vesti di batterista, dai chitarristi Andrey Smirnov e Dee Dammer e dal basso pulsante di Tilen Hudrap il veterano vocalist mostra il suo lato migliore nell'opener "Fear Detector" dall'incedere priestiano con le asce più che mai potenti e affilate, nella colata metallica "Prophecy" e nelle bellissime melodie sviluppate in "Empty Eye" ma anche nella tradizionalissima ‘Metal Never Dies’, anthem che potrebbe dare l'idea di presentarsi scontato guardando il titolo, nella realtà si mostra invece molto incisivo e da proporre in sede live senza alcun timore. La ballad "Don't Say Goodbye" non convince e lo stesso dicasi per altri due o tre mid tempo che peccano di ripetitivita, diciamo che la track list poteva essere più contenuta, ma in linea di massima sono mancanze tutto sommato poco rilevanti che non intaccano quanto di buono messo in mostra in questa ennesima prova di fedeltà al Sacro Metallo.
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