TYMAH: LOQUITUR CUM ALQO SATHANAS
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06/03/2008I Tymah sono un trio ungherese di Szeged, attivo dal 2002. Il nome, scritto in cirillico, va letto "Tuman" e significa "nebbia". Dopo l'ottimo 'Transylvanian Dreams' risalente al 2005 ritornano con il secondo full lenght pubblicato il 20 Novembre 2007, 'Loquitur Cum Alqo Sathanas', che si presenta subito bene all'ascoltatore per via dell'ottimo artwork caratterizzato da varie illustrazioni in bianco e nero molto evocative. Con questo disco il gruppo dà una sorta di conferma della sua qualità, infatti presenta sette tracce (da segnalare la prima e l'ultima canzone dalle durate rispettive di 10 e 9 minuti circa) di puro Black Metal vecchia scuola suonato bene e con personalità che guarda al passato dei migliori Gorgoroth e Darkthrone, composto da gelide sfuriate di riff distorti, trame semplici ed efficaci, ritmi veloci assecondati dalla batteria (che trovano in qualche occasione spazio per intermezzi più cadenzati guidati da un lento assolo, come nell'ultima traccia "Sathanas") e dalla voce tagliente di Dim che si sposa ottimamente con le altre parti sonore. La produzione inoltre non è né troppo grezza né patinata e si adatta molto bene a dei suoni che non richiedono affatto perfezione in questo campo. Nel complesso questi aspetti permeano il disco della classica atmosfera evocativa, fredda e profonda tipicamente Black Metal, e non potrà che essere gradita dai suoi estimatori e, soprattutto, da chi non si stanca di ascoltare e "percepire" la sua consistenza originaria senza liquidare buona parte di un genere che deve mantenere un contatto con le origini, oltre che lasciare spazio all'altrettanto gradita innovazione. Ben vengano quindi i gruppi che potrebbero essere facilmente etichettati come "cloni" se la qualità è quella dei Tymah e di tanti altri gruppi che portano avanti come si deve questo modo di concepire in primis e poi suonare il Black Metal, e da questi ungheresi non si possono che aspettare ottime cose nel futuro.
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