TRYGLAV: Night of Whispering Souls
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07/04/2020Primo capitolo in studio per i Tryglav, progetto al quale si dovrebbe parlare al singolare vista la presenza di un singolo polistrumentista: Boris Behara. Lacerante e distruttivo, il disco mesce Dissenction a Dark Funeral, con un’attenzione ad atmosfere perfettamente pennellate da una chitarra che splende di luce heavy metal. La scuola svedese è il chiaro riferimento di un artista le cui qualità non si discutono, poiché considerando che tutto viene composto e interpretato da un unico musicista, tutto resta su canoni tecnici più che buoni, senza squilibri evidenti. Parentesi analitica a parte, i pezzi ci trasportano un’epica cavalcata di intenti, ombre che nella notte disegnano un muro da cui, gelido vento, mostra pertugi di speranza. Ci affacciamo ad una foresta tormentata, sulla quale cala notte carica di incubi, cupi presagi che corrono come brividi lungo la schiena, angosce che si nascondono dietro a rami spogli di vita. Freddo e vento imperversano poi d’improvviso, riff di chitarra che guardano ai primordiali vagiti del black thrash prima maniera, sfociando poi nelle ambientazioni della già sopra citata scuola svedese. Full-length poliedrico, espressioni che si susseguono stringendoci al collo, soffocando ogni indecisione. Martellanti ritmiche sono accompagnate da arrembanti strutture di chitarre, un susseguirsi di un turbinio di intenti che frantuma ogni timida resistenza, incertezze spazzate via da una passione che va oltre le catalogazioni. Mezz’ora abbondante di black metal che si conficca al cuore, lasciandoci inermi e sanguinanti, famelica sete che non torva pace. Non c’è niente di nuovo all’orizzonte, ma è tale il trasporto da non poter volgere lo sguardo altrove. Non restiamo indifferenti alle ficcanti metriche di Night of Whispering Souls , speriamo primo di una lunga serie di capitoli per mano di Tryglav.
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