TOUCHSTONE: The City Sleeps
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20/10/2011Torna la band che forse riesce meglio a fondere il classico prog alla Genesis, Marillion e Yes con il metal moderno, dove l'affascinante cantante Kim Seviour divide il microfono con il tastierista della band Rob Cottingham, e dove il tutto è pefettamente algamato, studiato e riuscito. Una lunga cavalcata che esalta i sei musici i quali non strafanno e non cercano a tutti i costi il funambolismo, ma fondono i vari generi e stili in maniera quasi impercettibile. Naturale che qualche richiamo sia d'obbligo, oltre ai mostri sacri di cui sopra, avvistiamo echi dei Queensryche (nella ballad "Half Moon Meadow", molto vicina a "Silent Lucidity"), oppure i Dream Theater in "Good Boy Psycho" nelle parti di chitarra, ma siamo di fronte a semplici accenni o arie. La band riesce ad esprimere una potente dose di personalità oltre che di indubbia capacità tecnica, quindi un'uscita eclatante, un prodotto curato e pensato ottimamente, non vi è un momento di noia e nemmeno filler particolari. Vale veramente la pena di dare più di una possibilità a questa band, sicuramente ce ne si innamorerà e si cercherà di avere pure i due capitoli precedenti.
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