TOMBS: SAVAGE GOLD
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26/06/2014Continua imperterrita la corsa dei Tombs con il loro post metal/punk misto a visioni soniche di matrice black metal. 'Savage Gold' ci mostra una band ancora più matura rispetto ai precedenti album, che incarna in maniera più profonda l'affanno del vivere quotidiano nella sua accezione più disorientante. Come al solito brani ipnotici si susseguono uno dietro l'altro con incedere deciso e sinistro; le ritmiche infernali di Hernandez prendono spesso il sopravvento anche sulle chitarre, e creano un universo misterico e potentissimo tale che ci sembra di ascoltare quattro batteristi nello stesso momento mentre battagliano con i loro tormenti interiori. Il riffing si limita a caratterizzare i brani ed a dare loro una forma, mentre la voce di Mike Hill turba le partiture, terrificando lo stato dell'arte dei Tombs. Qua e là qualche ripetizione di troppo rende il disco meno scorrevole che in altri momenti, peccati veniali a fronte di un oscuro complesso emotivo che ti strattona l'anima continuamente, che ti stimola e poi ti annichilisce, lasciandoti perlopiù sgomento. Ancora una volta c'entro, quindi, per la band di Brooklyn, ancora una volta ci mettono all'angolo e non ci lasciano scampo.
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