THUNDER: BANG!
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10/11/2008Dopo gli ultimi tre superlativi lavori i Thunder mostrano segni di cedimento. "Bang", titolo tremendo, artwork anche peggio, riporta Bowes e Morley sui binari del più puro e semplice blues/rock'n'roll mollando in sostanza il percorso di ricerca di un suono più quadrato ed elaborato che aveva contraddistinto i precedenti dischi. A risentirne maggiormente è la qualità dei brani che rasenta il minimo sindacale. Non che il disco sia brutto, anzi, ma dalla premiata coppia ci si aspetta molto di più. Sarà che negli ultimi anni ci hanno abituato ad un determinato standard, ma "Bang" non convince molto. Arrangiamenti scarni, impercettibili. Linee melodiche ordinarie e chorus spesso anonimi. La sensazione è che la band sia condizionata da una fase di stanca sul piano del songwriting che condiziona in buona parte il lavoro. Perlopiù, idee non pervenute. Quello che non manca è sicuramente l'attitudine, la partecipazione. Bowes incarna l'ideale del singer hard blues, mentre Morley quello del chitarrista tutto anima e sudore, ma brani come "Turn Left At California" suonano confusi. Spenti, mediocri come "Carol Ann" e "Candy Man" il cui ascolto scorre via senza lasciare traccia. "Retribution", invece, dallo spirito settantiano, è una ballad semi-acustica toccante, mentre con la conclusiva ""Honey" si intravede l'escursione nel melodic rock già proposta negli ultimi CD. E la formula funziona. Ma non bastano a tenere alto il livello qualitativo che ci si aspetta. Tutt'altro che bang, insomma, e molto più bandierina che esce dalla canna della pistola con su scritto "ritenta, sarei più fortunato".
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