THREESTEPSTOTHEOCEAN: Migration Light
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26/03/2015Come già detto in sede di recensione del precedente lavoro targato 2012, i milanesi continuano a percorrere la personale strada lastricata dalla fusione tra post rock, post metal, postcore e ambient, tenendo fede alla proposta rigorosamente strumentale dove i crescendo sono l'arma vincente della band - "Primordial Leavers" - capaci di incutere terrore primordiale per le onde di altezza tsunamica che generano, passando attraverso paesaggi di una desolazione lunare - "Sur" - fino a spaccati incentrati su rovine post-atomiche. Rispetto al passato appesantiscono ulteriormente le sonorità che si alternano tra brani post metal ad altri ambient/post rock - "Sur" - dove alle influenze post Neurosis aggiungono derive post dark alla God Machine - "I End" - kraut rock "Sulaco" (che sembra sia diventata la moda del momento) e un blues malato degno del miglior Nick Cave - "Dust Bowl". Arrangiamenti e produzione di eccellenza, abbiamo notato un avvicinamento del songwriting ad un altra fulgida realta dello stivale: i Lento - Primordial Leavers - e onestamente la cosa non ci dispiace affatto; la band ha reso disponibile il disco in download gratuito su http://threestepstotheocean.bandcamp.com/ Chi li ha apprezzati in precedenza (come noi) non si farà sfuggire questo lavoro; per tutti gli altri la curiosità dovrebbe spingervi a concedergli almeno un ascolto dopodichè sarà difficile rimanerne indifferenti.
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