THIS IS NOT A BROTHEL: This Is Not A Brothel

Quante volte abbiamo ascoltato gruppi italiani che proponevano musica dal taglio malinconico, spiccicatamente british, vantandosi di essere i nuovi Joy Division o i nuovi New Order? Troppe. Inutile dire che sti gruppi non avevano neanche un milionesimo del talento delle suddette band. I This Is Not A Brothel, da Caserta, invece senza troppi proclami si proiettano verso la sponda americana, confezionandoci un disco che potrebbe essere uscito tranquillamente dalle desert session del Rancho De La Luna. Questo album omonimo di questa band campana è quindi un concentrato di elementi grunge, altri più stoner e altri più alternative, che unendosi formano un cd che si lascia ascoltare con piacere nonostante il minutaggio abbastanza elevato per un disco del genere (quasi la metà delle canzoni si appresta intorno ai cinque minuti di durata). In particolare svetta la doppietta iniziale ("Zany Zoo" e la title-track), "July" e "The Block". Sparso nell'ascolto troviamo anche qualche richiamo ai Soundgarden ("Mere Box") e un paio di lunghe sequenze instrumental ("Immaculate"). Nel complesso, questi This Is Not A Brothel hanno confezionato senza dubbio un buon lavoro, meritevole di una chance.