THE STEEL: The Evolution Of Love
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24/04/2017‘The Evolution Of Love’ segna il “ritorno” sulle scene dei The Steel (ex Wizard). Ebbene si, i Wizard di Napoli dopo più di venti anni tra cambi di line-up, reunion e compagnia bella, hanno deciso di cambiare nome in The Steel su consiglio della loro nuova etichetta discografica: Perris Records. ‘The Evolution Of Love’ decreta quindi la nuova era per il trio napoletano capitanato da Tiziano Favero e Rino Musella, con l’aggiunta del giovane Marco Perrone alla chitarra che non solo è il valore aggiunto a questa band, ma da’ anche quel sound più “fresco” e orecchiabile all’intero lavoro. Ad aprire le danze è "W3/79”; un instrumental che funge da antipasto a quello che stiamo per ascoltare: un full-lenght hard rock con un sound progressive, segue "You got the Feeling”, chitarre rock senza mai cadere nel banale o nell’ordinario accompagnano la voce di Favero; probabilmente il pezzo più orecchiabile e “da radio” dell’intero album. Il primo singolo estratto è “The Walking Dead”, dove a primeggiare è l’heavy metal, quel genere che non invecchia mai, ma che bisogna saperlo anche fare; e i The Steel sanno decisamente il fatto loro. Il cambio di sound che da tregua all’ascoltatore è ‘Take Me Away”, definirla ballad è un parolone, perchè l’anima hard rock si avverte benissimo anche qui. Si torna a rockeggiare con “Mainline” che cede il posto al pezzo probabilmente più malinconico, quello che si mette a ripetizione durante un lungo viaggio in auto: "Loneliness", dimostrazione che i The Steel riescono a spaziare in tutte le sfumature di un genere così ampio come il rock. Si termina con lo stesso sound iniziale; rock a gogo e cantato ruvido e pezzi dai ritornelli orecchiabili, prettamente stile anni ’80 (“The Evolution Of Love” e “Lucy Is Coming”). Questo ritorno tanto atteso pur se col nome diverso non ha deluso le aspettative, ‘The Evolution Of Love’ è la dimostrazione plausibile che il rock per certe persone è duro a morire. Volevamo concludere questa recensione con un considerazione: la storia di qualsiasi band che si rispetti è fatta di cambiamenti, qualcuno molla la presa, altri ancora tornano sui propri passi, adattarsi ad un mondo in continua evoluzione non è da tutti, ma non è questo il caso. Questi ragazzi hanno anni e anni di carriera alle spalle, e questo album segna un ritorno col botto. Diamo l’addio dunque ai Wizard e iniziate a segnarvi questo nuovo nome: The Steel.
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