TESTAMENT: Titans Of Creation
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21/04/2020Da un’opera di Eliran Kantor ‘La Creazione Dei Titani’ l’ennesima colata di furente thrash metal scaricata dai titanici Testament. Attesissimo, ‘Titans Of Creation’ conferma l’ottimo stato di salute dei ragazzi di Berkeley (San Francisco, California), pur distaccandosi da quanto prodotto con le precedenti ottime release, soprattutto da un album dal riffing variegato, a tratti spettacolare, come ‘Brotherhood Of The Snake’. Il feeling che si respira con la new issue rimanda a quel ‘Souls Of Black’ uscito esattamente 30 anni or sono, pregno di cattiveria a fronte di brani finalizzati a stendere l’ascoltatore. I Titani americani sembrano che abbiano recuperato quello spirito intransigente, intimidatorio e senza respiro, tranne in quei frangenti in cui la chitarra di Skolnick si ritaglia spazio con le solite preziose finiture stilistiche. Non è un album facile da assimilare: si ha come la percezione di sbattere contro un muro a folle velocità, ed è assolutamente necessario restare lucidi durante l’ascolto, onde evitare di essere risucchiati da una spirale di riff eruttati a flusso continuo. Forbidden ed Heathen possono rendere bene l’idea. Il drumming di Hoglan è dirompente, seppur meno sorprendente del solito, l’ex Dark Angel è una garanzia sotto questo aspetto, anche grazie all’apporto di Steve DiGiorgio più libero che in passato nel tratteggiare articolate linee con il suo basso. Solo per citare qualche brano, "Dream Deceiver", "Symptons" e la terna dedicata al mondo dell’antico Egitto "Code Of Hammurabi", "Curse Of Osiris" e "Catacombs" rappresentano i momenti più alti di ‘Titans Of Creation’.
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