SUBLIRITUM: Downfall
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22/05/2014In contrasto col titolo, questo nuovo full-length dei norvegesi Subliritum punta in alto, buttandosi a capofitto tra decine di accelerazioni, riff anche molto tecnici e assoli a non finire. A tratti il confine col lo speed si fa sottile, viste le alte tonalità delle chitarre che si rincorrono tra loro. Unendo il tutto ad una batteria tempestosa e irrequieta molto stile Absu, ad opera del guest session Vyl (Keep Of Kalessin, Gorgoroth live), il risultato è tecnicamente validissimo, con brani ben arrangiati, suono brillante e tutto il resto in ordine; e allora cosa manca a questo 'Downfall? Mancano un paio di cosette che avrebbero dato maggiore consistenza all’intero lavoro. Manca il freddo della loro terra e mancano, pur essendo tantissimi, i riff che ti entrano in testa e ci rimangono per almeno un po’ di tempo, quelli che ti fanno dire 'cazzo che botta'. Il disco è di certa qualità, ma se ci fossero state più song come "Grotesque War" e soprattutto come l’opener "Death Of A Sun", coi suoi continui cambi d’umore e i richiami ai Dissection, allora si che ci sarebbe ancora tanto da dire.
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