STRIDE: IMAGINE
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06/02/2006Secondo album per i texani Stride, quintetto dedito ad un prog metal intriso di fine AOR. La band trova finalmente in Gary Berlin il cantante giusto per la propria musica: il primo album, infatti, era uscito in versione strumentale visto che non era stato trovato un degno singer per interpretare le linee melodiche ideate dalla band di Houston. Il presente "Imagine" ci propone nove tracce di sicuro interesse, figlie dell'amore della band per i Dream Theater e l' AOR in generale: il risultato ci porta a scoprire che la fusione dei due stili è, a volte, possibile. Joel Gregoire alle chitarre sembra, a volte, un novello Petrucci e ci regala passaggi di classe rafforzati dalle keys di Rick Flores, tastierista che sembra molto a suo agio quando si tratta di duettare su terreni progressive. L'ugola di Gary, calda ed emozionante, è probabilmente la caratteristica che più fa avvicinare il sound della band ai lidi AOR: non c'è che dire, gli Stride si sono accaparrati proprio un'ottimo singer che convince sia per tecnica che per capacità di emozionare. L'opener "Imagine", la neoclassicheggiante "Endeavor" e la sognante "The Waiting" sono esempi di come la band sappia coniugare progressive tecnico a melodie di forte presa: un gruppo che ha ampi margini di miglioramento ma che già così dimostra di saper abbinare la qualità alla varietà di suoni/ritmi proposti. Un' ottima produzione, pulita e raffinata, si sposa con una bellissima cover, una delle migliori che abbia visto di recente: in definitiva un prodotto che saprà rendere entusiasti i patiti del prog metal made in Dream Theater, ma che comunque potrebbe piacere anche a chi non va pazzo per la grande band americana.
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