STONERIDER: THREE LEGS OF TROUBLE
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08/02/2008E’ un vero e proprio tuffo nel passato, anche se rinfrescato da tinte moderne, quello in cui ci invitano gli Stonerider, nuovo asso nella manica di Trustkill e che si differenzia parecchio dalle sonorità usualmente trattate dalla label statunitense. I quattro giovani ragazzi suonano un po’ come se Jimmy Page e Robert Plant fossero ringiovaniti e, di nuovo affamati di successo e gloria, si fossero messi a scrivere pezzi rabbiosi ma trascinanti, classici ma moderni quanto basta. A farla breve, puro rock ‘n roll. Per fortuna gli Stonerider non esagerano in scopiazzatura; le loro origini e le loro influenze southern vengono a galla spesso e volentieri, donando un tocco ancor più suggestivo a riff e a refrain già validi per conto loro, e non dimenticando quel pizzico di psichedelia di cui al giorno d’oggi nessuno può fare a meno (Wolfmother, questa è anche colpa vostra). Forse un po’ troppo ripetitivo, ma a limitare i danni ci pensa la breve durata, ’Three Legs Of Trouble’ si candida come uno dei migliori debutti rock del 2008. Potente, fresco, ispirato ed affamato, in una parola: incontaminato.
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