Artizan: Curse Of The Artizan
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18/04/2011Debut cd per gli statunitensi Artizan, gruppo dedito ad un power-prog in pieno stile americano e senza troppi fronzoli. Le influenze del quintetto sono varie, alcune ritmiche ricordano i Jag Panzer, mentre qualche struttura dei brani rimanda ai Queensryche. L'opener "Trade The World", con le sue melodie ben arrangiate ed una ritmica cadenzata ben definita, ci stupisce nonostante la semplicità delle idee presentate. Un plauso va alla voce del bravo cantante Tom Braden che dimostra di avere un bagaglio tecnico-espressivo ben fornito. La terzinata "Fading Story" è anch'essa caratterizzata da belle melodie armonizzate di chitarre che danno profondità al brano senza fargli perdere di incisività. La qualità audio del cd riesce ad esaltare la sezione ritmica che, spesso e volentieri, traina i brani anche nei momenti di scarsa ispirazione (fortunatamente pochi). Un esempio lampate è "Game Within A Game" dove le idee non sono né fresche, né ben arrangiate, ma la sezione ritmica riesce a tenere a galla la situazione. La lunga suite "Curse Of The Artizan" è il momento più alto del cd dove la qualità del gruppo emerge in maniera prepotente: la bellissima introduzione con la chitarra acustica, e una voce melodica ci introduce in questo lungo viaggio fatto di interessanti riff di chitarra, con una splendida prova vocale sempre intensa e mai fuori luogo, il tutto supportato dal magnifico duo ritmico che non sbaglia un colpo. Il brano prosegue senza mai annoiare, con interessanti intermezzi strumentali progressive mai scontatii. Un ottimo debutto che colloca gli Artizan tra le nuove stelle nascenti del 2011.
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