STAMINA: PERMANENT DAMAGE
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06/02/2008Ben tre anni fa, nella recensione del secondo demo degli Stamina, invitavo le label a tenere d'occhio i ragazzi, per dar loro la possibilità di dare alla luce il primo full-lenght. All'appello ha risposto la Heart Of Steel Records, che ha fatto uscire (nel dicembre 2007) questo 'Permanent Damage'. Il disco in questione contiene dieci tracce in bilico fra fusion, prog ed hard rock senza disdegnare comunque suoni (soprattutto le tastiere) mutuati dai grandi act rock degli anni d'oro. Il tutto però va visto nell'ottica di un rinnovamento della proposta, capace di unire anche duelli chitarra/tastiere sentiti e non scontati, e soprattutto tracce dal feeling ottimo, in grado di conquistare l'ascoltatore grazie a ritmi ora semplici e lineari, ora decisamente prog (vedi "Nothing At All"). Tecnicamente tutti i ragazzi ci mostrano di cosa sono capaci, anche se permettemi di spendere una parola in più per il singer Giorgio Adamo. Il ragazzo dimostra (ancora più che nel precedente demo) di aver lavorato bene con la sua voce, rendendola strumento duttile, pur lasciando inalterata quella carica da rocker che ne impreziosisce la resa su disco. Insomma ci troviamo di fronte ad un prodotto ben realizzato, suonato molto bene e prodotto discretamente, che ha rinforzato le mie convinzioni sulle potenzialità degli Stamina. Ora tocca a voi farvi conquistare da 'Permanent Damage', e forse dopo ripetuti ascolti avrete anche voi un danno permanente causato da questi bravi artisti!
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