SLOW NERVE: Slow Nerve
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16/12/2017Primo disco full length per i debuttanti Slow Nerve, band proveniente da Benevento e che si avvale di una doppia voce: quella argentea femminile di Flaminia Samperi (anche al synth e al piano), e Giulio Izzo (anche al basso). Il disco presenta diversi brani lunghi e dalla struttura compositiva piuttosto articolata, con diversi accordi uniti insieme spesso in maniera insolita; certe melodie sono qui usate spesso a conferire ai brani un velo di malinconia. Tutto sommato è un lavoro che risulta piuttosto rumoroso ma, come ricordavo prima, la voce femminile addolcisce un po' tutto. La band beneventana riesce a mescolare influenze diverse, dall'indie rock di tradizione internazionale, a richiami al tardo beat e alla psichedelia fine '60 (Es. Amber Chain, un brano davvero bello). Troviamo pure partiture quasi jazzate, come in "Liquid Glass", ricordi lontani dei Blonde Redhead ( "The Mind Is Afraid" o "Libellula", quest'ultimo con la batteria in rullate continue, un muro sonoro fluido e chitarre liquide e distorte). Ricordiamo, ancora, "Virgin" e "Skat", brani all'insegna del crescendo rumoroso e ossessivo, un po' alla maniera delle Throwing Muses o il cantato femminile dei Cranes, per la voce femminile. Infine, una menzione per "Dive 4416", brano strumentale piuttosto acido e violento. Per essere dei debuttanti, il disco mi sembra promettente.
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