SLAUGHTER: Stick It to Ya
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13/02/2011C'era una volta Vinnie Vincent, talentuoso e indisciplinato chitarrista dei Kiss, gli stessi gli esibirono un ottimo benservito. Crea allora gli Invasion, look da battone di strada, ma con un cantante, Mark Slaughter, bello e con un'ottima estensione. La formazione si completa con Dana Strum al basso e Bobby Rock alla batteria. Dopo due ottimi dischi, Slaughter e Strum scappano dal potente ego di Vincent e formano una band che riporta il cognome dello stesso singer; Rock si accaserà invece dai gemellini Nelson. I nostri due protagonisti assoldano rispettivamente Tim Kelly alla chitarra e Blas Elias alla batteria, ottengono un contratto sontuoso con la Chrisalis facendosi volturare quello miliardario di Vincent e fanno il botto. "Up All Night" diventa un inno dell'hair metal, così come la ballad "Fly To The Angels". A livello stilistico non si discostano da quanto proposto precedentemente con Vinnie Vincent, ovvio che non c'è l'esasperazione della chitarra dello stesso Vinnie, qui è sicuramente qualcosa di più omogeneo e distinto e non una Jackson con un muro di Marshall a 10 con tutto il resto sullo sfondo. La voce di Mark è a tratti eccessivamente alta e squillante, al limite dell'irritante, nei registri più bassi risulta decisamente migliore come nelle strofe della già citata "Fly To The Angel". La stessa ballad e' atipica per l'epoca ed il genere, ha riscosso tanto successo quanto però è inferiore alle mega-ballad dell'epoca, piccoli misteri ad oggi ancora irrisolti. Il resto del disco ascoltato oggi porta a pensare di salvare solo quattro-cinque canzoni tra cui la potente "Burning Bridges" e la splendida "Mad About You", la vergognosamente ovvia "Spend My Life", e la piacevolissima "Gave Me Your Heart". Per il resto siamo un po' nella mediocrità, band esaltata da un paio di singoli che però con il successivo 'Wild Life' ha subito un clamoroso fiasco facendo piano piano dimenticare il gruppo.
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