SELVANS: Faunalia
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13/03/2019A metà tra surrealismo e pagani sentori, ecco il secondogenito dei nostrani Selvans. 'Faunalia' è uno sghimbescio e geniale soffio di gelido vento black metal con riflessi folk e atmosferici fraseggi avanguardisti ad impreziosirne i contenuti. Full-length di valore assoluto, capace di lasciar intendere all’ascoltatore attitudini diverse, senza però mai snaturare la natura “nera” degli artisti. I pezzi ci portano su crinale innevato, vento che soffia e che spazza via fosche nubi, voci celestiali che compaiono e che scandiscono ideale epica cavalcata dai nobili intenti. L’impasto di voci è vero e propria coralità cristallina che disegna melodie sublimi, crescendo scandito da ritmiche talvolta serrate. Le strutture si susseguono intreccianDo trame inaspettate, tradizione e improvvisazione che vengono sollevate da nebbiosi innesti ambient, tastiere minimali che danno quei riferimenti necessari a comprendere la complessità del disco. Faunalia vive di emozioni contrastanti, rabbia e disperazione che si nutrono di consapevolezza storica, conoscenza che arricchisce e che ci permette di apprezzare l’armoniosa e perfetta gestualità della natura che ci circonda. Acustici passaggi, menestrello che si diletta in effetti inconsueti toccando anche lidi “tasti eristici” progressive. Album di valore assoluto, personale e totalmente scevro di citazioni. Intensità, violenza e poi grazia, creatura mitologica che ritorna alla vita, concepita da un amore imperituro, frutto di purezza di intenti. Forza e poi consapevolezza, tutto ciò sono i Selvans, realtà italiana che brilla di luce propria, espressiva e che non teme alcun paragone. A conti fatti non esiste davvero una comparazione possibile, netta; fattore che rende unici il duo di musicisti. Attendiamo con gioia una nuova fatica, sperando si ripetano e che ci regalino ancora musica di così alto livello, intensità e competenza.
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