SASCHA PAETH'S MASTER OF CEREMONY: Signs Of Wings
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12/09/2019Da un marpione come Sasha Paeth non ti aspetti certo qualcosa di diverso dal contenuto di questo 'Signs Of Wings', soprattutto quando ti ritrovi l'ennesima donzella dietro al microfono a dettare i tempi ed i modi del progetto Master Of Ceremony, sorta di lavoro solista del produttore e chitarrista tedesco. Dati i suoi trascorsi sono inevitabili tutti i rimandi all'heavy power teutonico, al metallo sinfonico ed a tratti (piccoli tratti...) progressivo. Un plot unico di varie esperienze che hanno tracciato la sua carriera, e che ora vede luce via Frontiers a quanto pare dopo anni di trattative. Il risultato si traduce in un disco commemorativo, una celebrazione dell'estro di Paeth tramite brani costruiti con mestiere, con professionalità, dove tecnicamente tutto figura al proprio posto. Detto questo, il problema essenziale di 'Signs Of Wings' risiede purtroppo nei contenuti: la sufficienza è pienamente raggiunta, ma dopo due ascolti si è già stanchi sia perchè più volte si viene risucchiati nel vortice del deja-vu, sia perchè lo stesso vortice tende di pari passo a sputarti fuori dalle sue spire a causa della carenza di brani davvero interessanti. Non manca neanche la ballatona sinfonica - "The Path" - tutta voce e tastiere, per dire. Troppo poco per uno come Sasha, il quale potrebbe plasmare e rimodellare la materia metallica a suo piacimento e senza fatica alcuna.
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