SAHARA RAIN: Eternity
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30/04/2011Michael Bormann non sta fermo neanche a sparagli, scopre, fa crescere e produce per la seconda volta dopo il debutto del 2009 questo sestetto elvetico che si ispira ad una sorta di hard rock con venature scandi e, ovviamente, marcati richiami alla discografia di Michael e similari (leggasi Jaded Heart). La band si avvale dell'ottimo cantante Domenico Ricci che ha un timbro classico da hair metal statunitense dei tempi d'oro con una discreta estensione. La cosa moderatamente piacevole di questo disco è che, contrariamente al 90% dei prodotti del genere dove, dopo pochi ascolti il tutto non risulti stancante. Questa band è l'opposto, al tatto sembra un disco dei Jaded Heart con più idee, più ci si prende confidenza, più cresce e più matura nell'ascoltatore la convinzione che questo sia una bella prova di qualità e congenita capacità a scrivere canzoni. Il difetto contrario è sito però nello stampino con quale le band germaniche o elvetiche sono sempre simili tra loro, dai Casanova ai Frontline, dai Bonfire ai Gotthard, è probabilmente un difetto univoco che non può essere estirpato. Ricapitolando, quindi, un buon disco per quel che concerne la prova dei musicisti coinvolti, per i brani intelligentemente costruiti per non stancare l'ascoltatore (ad eccezione delle ballad che sono a limite del banale), minus sulla proposta in generale un po' troppo stantìa ed inflazionata ed il troppo avvicinarsi al loro mentore Bormann.
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