ROSS THE BOSS: By Blood Sworn
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24/04/2018Tornato sulla scena da diversi anni riproponendo on stage con la sua band la migliore produzione realizzata nel periodo con i Manowar, Ross Friedman (in arte Ross The Boss) dopo ben otto anni si fa sentire con una nuova produzione discografica solista. Affiancato dal noto bass player Mike Lepond, da Lance Barnewold alla batteria e dal singer Marc Lopez che ricorda almeno in parte il mitico Eric Adams senza però ricorrere a spudorati scimmiottamenti, anzi risulta autore di una prova veramente ricca di aggressività, a volte da l'idea di rendersi un po' ruvido ma mai sgraziato. In questa release vengono riscoperte, quanto meno in misura parziale, sonorità più 'manowariane' del periodo ottantiano, si nota anche qualcosina più legato alla NWOBHM oltre alla presenza di tracce piu marcatamente hard rock settantiano ("Among The Bones"), o doomeggianti (la lunga "Lilith"), o più vicine a qualcosa di contemporaneo ("Devil's Day), in ogni caso siamo abbastanza lontani in termini di sonorità da quanto Ross ha prodotto con i Death Dealer perchè qui, nonostante il sound multiforme, stiamo trattando di un disco prevalentemente di metal classico di certo non originale ma che non sbraca nel revival o peggio ancora nel pacchiano e testimonia quanto questo influente chitarrista (che non spicca certo per tecnica straordinaria ma piuttosto per il carisma e per i riff che hanno fatto storia) abbia ancora parecchio da offrire alla scena metal, cosa che gli stessi Manowar non sono più in grado di fare oramai da tempo immemore.
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