RATT: Detonator
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08/12/2010'Detonator' è l'ultima cartuccia a disposizione della band di Los Angeles dopo l'enorme debutto di 'Out Of The Cellar' con le sue oltre tre milioni di copie vendute. I dischi successivi hanno avuto buoni spunti, o buoni singoli, ma in generale un lento decadimento qualitativo. Licenziato lo storico Beau Hill, chiamano Desmond Child, mister platino degli anni '80, come produttore e co-autore nella speranza di riemergere dalla proprie ceneri. Questo è anche l'ultimo album con la formazione originale al completo, anche se Robbin Crosby ha suonato poco o nulla sul disco ed ha composto solamente un pezzo in quanto è entrato in clinica per disintossicarsi dall'eroina durante le registrazioni del disco. Il prodotto esalta l'estro di Warren De Martini il quale, album dopo album, ha preso le redini della band a livello compositivo e la sua tecnica sia nelle ritmiche, sia negli assoli, è cresciuta esponenzialmente al calo di Crosby dovuto a quanto prima esposto. L'opera si apre con un uno-due da stendere un toro, "Shame Shame Shame" e "Lovin' You's A Dirty Job" . La prima con un riff splendido di De Martini e un ritmo su strofa e ritornello eccezionali. La seconda ha un classico mid-tempo unico dei Ratt, riff potente e complesso, ottima prova di Pearcy nel cantato e nei bridge che sono favolosi. "One Step Away" parte con un riff di De Martini di pura classe anni '80 seguito dalla strofa di Pearcy. L'entrata della sezione ritmica è da farsi sbalzare dalla sedia, forse l'inciso è l'anello debole di un brano unico e travolgente. "Heads I Win, Tails You Lose" vede la partecipazione di Jon Bon Jovi ai cori, ed il brano è molto piacevole e ben strutturato sulle due chitarre. "Givin' Yourself Away" è forse il capolavoro dell'album, una semi-ballad elettrica con un riff di chitarra unico, Pearcy ispirato nella strofa e nel pre, e un'apertura sul ritornello ariosa e colma di pathos. Oltre a Child e Pearcy il brano è composto dalla signora Diane Warren (che ha scritto solamente "I Don't Want to Miss a Thing" degli Aerosmith, "Turn On The Night" dei Kiss, "When I See You Smile" dei Bad English tra le altre mille). E' il brano meno Ratt dell'intero lavoro e forse della loro discografia, ma forse il pezzo più completo e melodico della loro storia. Purtroppo, pur essendo un disco splendido ed inferiore solo ad 'Out Of The Cellar', non ha riscosso il successo sperato, ha solamente raggiunto la posizione nr. 23 della classifica statunitense, ed il platino mancato per alcune migliaia di copie invendute. Passeranno quasi dieci anni per ascoltare qualcosa di nuovo, tra l'altro con una formazione ampiamente rimaneggiata. Robbin Crosby morirà nel 2002 a seguito di un'overdose di eroina. Una pietra miliare del genere, un disco diverso da quel che la band ci aveva offerto in precedenza, ma unico e con il trademark sempre presente: i Ratt li riconosci sempre tra mille band, quanti artisti possono affermare altrettanto?
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