POWERWOLF: Call Of The Wild
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23/08/2021Ennesima fatica per i Powerwolf, che non sembrano avere alcuna intenzione di smentirsi; "Faster Than The Flame" apre come di consueto e anche con le tre tracce successive le coordinate sono quelle tipiche della band: heavy metal da non prendere troppo sul serio, con riff massicci, frequenti accelerazioni e il vocione tonante di Attila Dorn a recitare la loro messa pseudo clerical-latino-vampiresca. "Alive Or Undead" e "Blood For Blood" presentano in verità qualche elemento di novità, la prima essendo sostanzialmente una ballad e la seconda un brano folkeggiante, ma sono anche le tracce più deboli del lavoro, i Powerwolf fanno bene a concentrarsi su quello che fanno abitualmente se i risultati altrimenti sono questi. Allora, oltre alla già citata traccia di apertura, ci si gode l'usuale folklore balcanico di "Varcolac" (l'equivalente del salentino Brucolaco) e l'umorismo dissacrante di "Undress To Confess" (!) e "Reverent Of Rats" nonchè l'evocativa "Glaubenskraft" in cui i Powerwolf si cimentano in lingua madre. Non c'è nulla di particolare in questa pubblicazione, niente di meritorio che i Powerwolf non abbiano già fatto. Nondimeno l'idea funziona, è un ascolto gradevole che fa benissimo quello che è nato per fare: coinvolgere e divertire.
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