PICTURES OF PAIN: THE RECKONING
data
11/11/2010Prendete alla leggera i generi indicati sopra. Non perchè 'The Reckoning' sia un disco eccessivamente complesso da catalogare, ma solo perchè nella musica dei Pictures Of Pain è possibile individuare più generi senza per forza di cose risultare indefinibile. Anche perchè non ci troviamo difronte a strutture intricate, cambi di tempi continui e ad elementi disomogenei che potrebbe indurre a pensare a qualcosa di veramente difficile quanto intrigante da ascoltare. Alla fine questo è sia il punto forte della band norvegese, sia il punto debole. Così ti ritrovi tra le orecchie brani che vorrebbero essere, ma non sono completamente; un'atmosfera di fondo drammatica, teatrale, che per certi versi ricorda i Crimson Glory del disco d'esordio, ma che non coinvolge fino in fondo; ritmiche ora serrate e compatte, ora più articolate e dilatate, ma clamorosamente architettate a tavolino; poi la voce ora pulita(spudoratamente simile a quella di Warrel Dane in fase acuta), ora screaming che alla fine, forse, risulta essere l'unico vero punto di interesse a fronte di un guitar-working buono sia in fase ritmica, sia in fase solista, ma non molto ispirato - e troppo metodico. Prodotto da Andy LaRoque - un grandissino che crede molto nelle potenzialità dei Pictures Of Pain - 'The Reckoning' resta un lavoro interessante in teoria, meno nella pratica. L'unica giustificazione è che si tratta del disco d'esordio di un quintetto capace di dare molto di più, e certamente in grado di affinare il songwriting nei prossimi lavori. Valutiamo allora positiva in maggior parte - con fiducia - la partenza sperando non sia l'ennesimo gruppo capace soprattutto nell'autocombustione col passare del tempo.
Commenti