SPAWN OF POSSESSION: NOCTAMBULANT
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30/09/2007Malvagi, brutali, tecnicissimi. Si potrebbe andare avanti a lungo. E considerando di che stiamo parlando, saremmo troppo riduttivi in ogni caso. Per gli sfortunati che non avessero avuto modo di conoscerli ecco una breve presentazione: loro sono gli svedesi Spawn Of Possession, una giovane band svedese attiva da circa dieci anni, arrivata al secondo album pubblicato. Il sound di questi ragazzacci scandinavi è per palati raffinati (ma con denti d'acciaio, come minimo): ci troviamo di fronte a un brutal death pieno di rimandi ai mostri sacri del genere, come Suffocation o Cannibal Corpse (e manco a farlo apposta l'axeman floridiano Pat O'Brien è uno degli special guest dell'album) ma allo stesso tempo carico di una componente tecnica assolutamente fuori dal comune, per intenderci roba alla Necrophagist o Disavowed. Quindi aspettatevi di trovarvi di fronte a un album brutalissimo, violento, ma allo stesso tempo carico di una componente melodica ricercatissima e ben strutturata (una su tutte "My Own Greed") e come dicevamo prima, un livello tecnico a dir poco mostruoso. I due ispirati axe-men costruiscono elaboratissimi riff a ripetizione, incrociandoli con accattivanti e stupende melodie, incastonando il tutto nel labirinto di contro-tempi della sezione ritmica. Qualche elemento progressive lo si nota pure, specialmente per il gusto melodico che traspare dalle dieci tracce. Ma la cosa che rende davvero dei grandi questi cinque ragazzi svedesi, è la loro capacità a non rendere il tutto un mero esercizio di stile. I brani sono costruiti alla perfezione, con sapienti accostamenti di brutale e melodico, acustico (ebbene si, anche!) e ritmico e un gusto compositivo di fondo che non rende mai dispersivo o ripetitivo il tutto. Un disco che, a mio avviso, incarna quanto di buono è stato detto finora nel death metal, e che è l'ulteriore dimostrazione che di gente capace di suonare ce n'è fin troppa, ma gente capace di fare musica decisamente meno. E questi qui, credetemi, sanno il fatto loro.
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