PAGANLAND: Wind Of Freedom
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18/03/2013Con un nome così non è per niente difficile intuire il genere proposto da questi cinque ragazzi ucraini. I Paganland nascono nel 1997, pubblicano la demo 'Gods Of Golden Circle' nel 1999 e successivamente un’altra demo intitolata 'Shadows Of Forgotten Ancestors' nel 2003. Poi lo scioglimento nel 2007 e quando sembrava che il progetto della band fosse arrivato a conclusione, nel 2010 la rifondazione ad opera del tastierista Ruen, rinascita che oggi si manifesta con l’uscita del primo studio album pubblicato dalla connazionale Svarga Music. 'Wind Of Freedom' è un tributo alla propria terra, suonato con passione ed energia; otto brani più intro di puro pagan metal poco incline a soluzioni originali e tecnicismi vari, in cui la band dimostra di avere poche ma chiare idee, suonando con scioltezza song di semplice fattura, estremamente piacevoli all’ascolto. Brani come "Shadows Of The Past" e "Chornohora" pur non aggiungendo nulla di nuovo ad un genere alquanto inflazionato, scivolano via che è un piacere grazie ad un songwriting efficace, reso ancor più gradevole dall’uso maestoso delle tastiere e finemente centellinato dei flauti. Ottima anche la prova vocale del cantante Volodymyr che col suo tono molto evocativo arricchisce di epicità i brani, alternando anche potenti scream nelle parti più tirate. In conclusione i Paganland, senza troppa superbia, superano in modo positivo il traguardo del primo disco, confezionando un lavoro che non aggiunge nulla al genere ma che fa della semplicità e della concretezza il proprio punto di forza.
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