ORGHANON: Figures In Slow Motion
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27/02/2015Figures In Slow Motion è il lavoro d'esordio di Orghanon, progetto solista di Sergio Calzoni, produttore e musicista attivo fin dai primi anni Novanta in vari progetti musicali (Alma Mater, Act Noir, Colloquio). Il titolo di per sè è gia esplicativo, la colonna sonora di un film muto dove tutto si muove lentamente; quale genere musicale più attinente dell'ambient (venato di electro dark - "Ultra" e "Unveil"), ad enfatizzare i movimenti melliflui delle riprese e dei soggetti inquadrati. La copertina è stupenda, un gioco di immagini stilizzate, colori e chiaroscuri che attirerà l'attenzione dei cultori dell'arte (bellissima la rifrazione del paesaggio innevato che si intravede nella goccia). Composizioni notturne, lounge e jazzate come "Transient", trip hop ("Far" e "Memento"), umorali, glitch; caratterizzate da sibilii, impulsi, onde sinusoidali di campionamenti e tastiere, batteria elettronica, rifrazioni, rumorismi, suoni curatissimi, bassi profondissimi, produzione mastodontica (il disco è stato masterizzato nel prestigioso studio londinese Exchange Mastering da Mike Marsh). Un viaggio verso il freddo abbraccio della notte e le creature che la popolano, verso galassie inesplorate e mondi sconosciuti "Gone" e "Unveil", popolati da corpi astrali ed entità inimmaginabili; un volo verso l'ignoto, l'onirico e l'impenetrabile, costituito da paesaggi mozzafiato e rovine post-apocalittiche. Lo scopo della missione intergalattica viene raggiunto con il meraviglioso crescendo della traccia più vicina ai Nine Inch Nails - "Hiatus", un inno al raggiungimento della nuova terra - mentre il protocollo di contatto con le entità extraterrestri ivi residenti lo stabilisce "Nilskor", che ricorda la scena finale del film 'Incontri ravvicinati del terzo tipo'. Tutto ciò che non avreste mai osato chiedere di vedere.
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