NILE: Vile Nilotic Rites
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12/12/2019Dopo l’addio dai Nile di Dallas Toler-Wade c’era curiosità per il futuro discografico della band. Vero che la mente pensante del combo fosse l’instancabile Karl Sanders, ma era indubbio il valore e l’apporto di Wade. 'Vile Nilotic Rites' è stata una gradita sorpresa, un death metal ficcante e sempre ricco di quelle atmosfere tanto care al progetto. Viaggio tra una civiltà ricca di cultura e magia, come sempre riproposta e valorizzata dalla tecnica e gusto di artisti di valore assoluto. Ciò che ha contraddistinto la realtà ed influenzato il filone, rendendo unici i musicisti, è certamente l’aspetto atmosferico e pagano degli strumenti della cultura egizia, ritualità che va ben oltre la semplice citazione, o folklorica “scampagnata”. Death metal ultratecnico sì, ma perfettamente contestualizzato all’attitudine di Sanderes & co. Impressionante la sezione ritmica, i cambi di tempo e le strutture follemente inestricabili ai primi ascolti, quasi come se ad ogni ascolto ci si trovasse di fronte ad un nuovo brano. Non esistono clichè o direzioni prevedibili, tutto diventa chirurgico e al contempo imponderabile, una marea di suoni che ci sovrasta e che richiede molti ascolti per essere assimilata. Ci sentiamo di suggerire ai Nile di inserire qualche episodio in più meramente strumentale, "Thus Sayeth the Parasites of the Mind" ne è un esempio, una lisergica pausa che ci trasporta in una maestosità senza pari, faraoni, sacerdoti che si materializzano di fronte ai nostri occhi, concubine che danzando ed avvolgendoci ci ammaliano. 'Vile Nilotic Rites' fuga ogni dubbio sul futuro della band, diventando uno dei capitoli più interessanti della loro discografia . Non ci convince a pieno la produzione, che come purtroppo a volte accade con Nuclear Blast, rende il sound un po’ troppo patinato ed artificioso, soprattutto nei momenti più solenni e corali del disco. Parentesi negativa a parte, gradito ritorno per un marchio la cui vitalità è inalterata e del quale ormai non si può che constatare la costanza. Garanzia di qualità nel corso del tempo, disco da acquistare ad occhi chiusi.
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