NEAL SCHON: THE CALLING
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07/11/2012Molto probabilmente 'The Calling' è l'album più completo, nonchè più vario del chitarrista dei Journey. Un lavoro solista che si specchia fedelmente in tutte le esperienze vissute da Neal sul piano artistico, sia in quelle della sua band, sia nei vari progetti che lo anno visto coinvolto. Non mancano neanche richiami agli inizi di carriera - Santana - tanto meno a sfumature più ricercate e sofisticate come quelle rock-fusion-progressive. Tutto questo avviene in un album completamente strumentale in cui, per ovvi motivi, il limite dell'assenza di vocalist potrebbe rappresentare un fattore negativo pressante, soprattutto per un songwriting come il suo così sempre emozionante al punto che ti aspetti da un momento all'altro l'ingresso di una voce che valorizzi ancora di più la composizione. Ciò non avviene, ma non registriamo neanche il limite di cui sopra. 'The Calling' è prodigo di brani eseguiti magistralmente su ogni tipo di livello, forte anche di un supporto in fase ritmica da parte di Steve Smith, quest'ultimo con ogni probabilità, a torto, uno dei batteristi tra i meno considerati di sempre. Si spazia dalla traccia atmosferica e sognante a quella più energica con disarmante disinvoltura, ed in mezzo a questi estremi prende forma la classe di Schon, si concretizza il suo magnetismo di rocker navigato, ma che non si accontenta di campare sugli allori. Il suo mettersi in gioco continuamente ci piace, lo adoriamo, e se non fosse per la produzione che tende ad affossare un po' i suoni, avremmo espresso un giudizio senza alcuna riserva.
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