NACHTGESCHREI: AM RANDE DER WELT
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12/04/2009Due album in un solo anno: i tedeschi Nachtgeschrei si danno da fare, e con buoni risultati. Il loro nuovo Am Rande Der Welt si presenta infatti compatto e corposo, non certo raffazzonato alla meno peggio in poco tempo. Che siano rapidi a comporre o avessero già del materiale pronto, comunque, il risultato è un gradevolissimo disco che ben si insinua nella corrente del Folk alla Finntroll. Siamo in realtà, rispetto a questi ultimi, in un territorio più melodico, retto dall'incrocio tra parti di cornamusa, colonna portante delle melodie, e chitarra classica, responsabile dei passaggi più atmosferici. Un ruolo altalenante tra primo piano e background della struttura dei pezzi lo incarna la tastiera, versatile ma non estremamente incisiva. La voce, calda e pulita, si innesta con grande teatralità su questa struttura, conferendo una ancora maggior pregnanza ad una già di per sé forte impronta onirica: la componente più classicamente Metal risulta raddolcita dall'impatto globale dei pezzi, limitandosi ad un ruolo marginale. Questo aspetto risulta sottolineato dalle trame ritmiche, alquanto canoniche ancorchè azzeccate. Le undici tracce che compongono il disco si susseguono con naturalezza, scivolando senza intoppi di sorta: si tratta di un ascolto piacevole, a tratti molto coinvolgente, dalle atmosfere sognanti ed emotive, che saprà sicuramente appassionare gli amanti del genere. Non siamo ancora ai livelli dei gruppi-simbolo della corrente, ma l'impostazione è già più che degna, nonché molto interessante per capacità e personalità.
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