MYDRA: MYDRA
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28/04/2012Sorti dalle ceneri dei Charon (all'attivo due studio album), i Mydra pubblicarono un omonimo lavoro nel 1988 - anno di grazia per tutta la scena hard'n'heavy - oggi prontamente ristampato per la Yester Rock: label germanica specializzata in ristampe. Stilisticamente il gruppo di Amburgo pescava dall'hard rock britannico di stampo tastieristico, alla Magnum/Legs Diamond/Uriah Heep per intenderci, melodico, arioso, ma sorretto da parecchia sostanza. Non abbiamo a che fare con un cult album per cui svenarsi nel tentativo di accaparrarselo, ma con un discreto lavoro tipicamente teutonico: rigido nelle ritmiche, costruito attorno a cavalcate metalliche dal gusto epico. In sintonia con il sound tedesco di quel periodo, ripreso anche dai Domain (band sottovalutissima!), ex Kingdom, fondati da Axel "Iron Fingers" Ritt , oggi in seno ai Grave Digger. Di 'Mydra' si apprezzano i tappeti armonici creati dalle tastiere di Bernie Fintzen e, soprattutto, le vocals di André Martelli, di origine italiana dotato di un canto potente ed efficace. La release non contiene particolari picchi, ma si fa ascoltare con molto piacere: anzi, sarebbe auspicabile un'inversione di tendenza della scena teutonica con un ritorno alle sonorità hard'n'heavy, allontanandosi dal pantano power da cui sembrano incapaci di uscirne. In conclusione, ottima la strumentale "Fireball" in cui misero in mostra le proprie abilità tecniche.
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