MR. BIG: Ten
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06/08/2024Probabilmente non molti si sarebbero aspettati un nuovo studio album dei Mr. Big con canzoni inedite, ma la band americana decide di pubblicare il suo decimo full-length intitolato appunto semplicemente 'Ten'. Non c'è ovviamente il compianto Pat Torpey, com'è noto scomparso a causa di una malattia, sostituito dietro le pelli da un musicista esperto e di valore come Nick D'Virgilio (Spock's Beard, Genesis, Peter Gabriel, ecc.). Chiaramente gli anni d'oro che hanno portato al successo i Mr. Big sono ben distanti e sinceramente 'Ten' non è proprio il disco che ci saremmo aspettati. Non si tratta di un album celebrativo della propria storia, e pur trattandosi di canzoni nuove si ritrova ben poco della carica travolgente e del groove che la band era in grado di trasmettere. Anche Gilbert e Sheehan sembrano frenare il proprio virtuosismo: in tal senso, non hanno certamente bisogno di dimostrare proprio nulla, però i loro assoli dirompenti erano pur sempre una componente significativa nel sound del gruppo americano. L'impronta conferita a 'Ten' è quella di un rock fortemente intriso di blues, decisamente più di quanto la band non sia stata solita fare in passato, con sonorità che affondano le proprie radici tra gli anni '50 e '70. L'opener "Good Luck Trying" è vagamente purpleiana, mentre con "Sunday Morning Kinda Girl" si vanno a cercare idee che rimandano ai Beatles e ai Queen, ma "What Were You Thinking" è persino un autentico pezzo rock 'n' roll. Nella versione europea è presente una bonus track, "8 Days On The Road", che è una cover di una canzone interpretata da Howard Tate, a suo tempo pubblicata nel 1972. Tracce come "I Am You" o "Courageous" sono tutto sommato dei buoni pezzi di rock melodico, che tuttavia non aggiungono nulla di particolarmente significativo alla splendida discografia dei Mr. Big, così come la ballata "The Frame" è carina ma ben lontana dai loro pezzi migliori; un brano come "Up On You", invece, quanto meno si distingue per un bel riff e un notevole assolo blues di Gilbert, così come "Right Outta Here" è effettivamente un buon pezzo rockblues. Insomma, diciamo che non sono proprio questi i Mr. Big che abbiamo sempre amato e apprezzato, sia per le scelte stilistiche, sia per perchè la loro classe emerge solo a tratti, però possiamo considerare "Ten" come un disco di commiato per questa straordinaria band che, nel corso della propria carriera, ha saputo affascinare, emozionare e persino un po' stupire, grazie a tanti pezzi memorabili e coinvolgenti, per cui da questo nuovo disco prendiamo con piacere quanto di buono Eric Martin e compagni abbiano voluto farci ascoltare.
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