MOTORHEAD: Live At Montreux Jazz Festival
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08/06/2023E’ sempre un piacere recensire i Motörhead: si tratta di una band seminale e storica, di quelle che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della musica pesante, almeno nel modo in cui la intendeva Lemmy, ossia un mix di puro heavy metal, un assaggino di speed metal ante litteram e una strizzatina d’occhio al punk più furioso. Tant’è che erano amati sia dai metallari, sia dai punk. Poi Lemmy aveva già un background di tutto rispetto, se pensiamo che quando cominciò con i Motörhead aveva già trent’anni e veniva da tutt’altra esperienza, prima come roadie di Jimi Hendrix e poi l’esperienza nello space rock targato Hawkwind. Insomma, un artista poliedrico e completo, oltre che un simbolo di eccesso e trasgressione, quella vera! Qui ascoltiamo la band inglese in un live del ben noto Montreaux Jazz Festival, ormai una istituzione per gli eventi live europei da quasi sessant’anni. Festival che, a dispetto del nome, ha ospitato artisti di ogni sorta e genere musicale. Si tratta di una registrazione dell'edizione 2007, epoca in cui la band annoverava anche Phil Campbell e Mikkey Dee. Era il periodo successivo alla pubblicazione del disco ‘Kiss Of Death’ che infatti in questo live annovera tre brani. Il resto della scaletta è abbastanza vario e copre più o meno tutta la carriera della band. Troviamo persino alcune chicche particolari perché vengono inserite delle outtake da ‘Bomber’ e da ‘Rock’N’Roll, nonché “Snaggletooth” (il nome della mascotte) e la notissima “Killed By Death” che uscirono come brani inediti nella raccolta ’No Remorse’ del 1984. E pure un brano da ‘Another Perfect Day’ (“I Got Mine”), considerato l’album più melodico e meno riuscito del trio britannico. Infine abbiamo un inedito (“Rosalie”), e i brani conclusivi che, ovviamente, sono i capolavori conosciuti: “Ace Of Spades”, “Iron Fist”, e “Overkill”. I nostri cari Motörhead hanno pubblicato parecchi live, compreso il primo, mitico ‘No Sleep’Till Hammersmith’, ma non se ne ha mai abbastanza. Perché le loro esecuzioni live sono sempre state il massimo dell’energia e qui Lemmy canta bene, ancora con la sua potente voce graffiante, e ha già 62 anni. Per cui, ben venga questa ulteriore testimonianza di quello che sono stati, che hanno saputo fare e di come hanno incarnato la musica/energia con palle fumanti! Certo, qualche brano in più da ‘Ace Of Spades’ lo avrei messo, ma va bene lo stesso, considerando la caratura colossale di questa band.
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