MICHAEL BORMANN: Closer
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03/05/2015Il Bon Jovi tedesco,questo era il soprannome di Michael Bormann, grandissimo ex frontman dei Jaded Heart (quando questa band era all’apice del successo), il nostro vocalist negli ultimi anni sicuramente non e’ stato con le mani in mano, collaborando su moltissimi dischi, non trovando mai pero’ il successo perso con la dipartita dalla band madre. Quinto disco solista per Bormann che sinceramente ci ha spiazzato e non poco. Canzoni veramente non degne di nota, a parte un paio di ballad (che sa scrivere molto bene del resto), un loop di batteria esagerato usato in troppe canzoni e addirittura un brano quasi rap (tarccia numero quattro, "Can’t Get A Touch Too Much"). Dodici pezzi totali, qualcuno ricorda vagamente i Jaded Heart che furono (molto vagamente a dire la verità), ma quando si arriva a "Down To The Bottle" e sentiamo il buon Michael che propone un altro simil-rap addirittura uguale al già orrendo sopracitato, restiamo veramente basiti, non capendo cosa volesse veramente fare. Difficilmente chi scrive dà voti severissimi, ma il caro Bormann è andato del tutto fuori strada. Ultima nota, Bormann in questo disco suona praticamente quasi tutti gli strumenti.
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