METAL MAJESTY: THIS IS NOT A DRILL
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19/07/2004Fermate quest'uomo!
Anzi, meglio, fermate la Lion Music, diventata ormai una etichetta del revival più ostinato, ed aspirante al premio come label più inutile dell'anno.
Sotto il monicker Metal Majesty non si cela altro che Valensia Clarkson, polistrumentista olandese molto affine alle sonorita melodiche del suo connazionale Robby Valentine, ed assai, spropositatamente, noto in Giappone con la band omonima.
Valensia ha una passione viscerale per i Queen(già pronto un suo ufficiale tributo alla grande band inglese. Tanto per cambiare sempre su Lion Music) e per i Whitesnake. E questo "This Is Not A Drill" non è altro che un disco che ripercorre di pari passo, struttura, ritmiche e melodie e cori tipici dei Queen, ma con spudorati richiami al Serpente Bianco. Infatti, palese è l'omaggio a "Still Of The Night" tratta da "1987", con la parte orchestrale del brano riproposta nell'opener "Grim Reeper". Ancora, "Deborah" è "Is This Love" con titolo e testo cambiati e qualche arrangiamento modificato, e la successiva "The Moon" non è altro che "Slip Of The Tongue" con le stesse modalita della precedente. C'è addirittura un cameo per il crescendo di "Child In Time" dei Deep Purple presente nella title-track. Poi, come si diceva, tanto ma tanto Queen. Praticamente, "Night At The Opera" è stato riscritto e reintepretato, e confezionato tenendo ben presente tutte le hits successive di Mercury e soci. Il fatto è che Valensia è dotato di undubbio talento, ha una gran bella ugola perfettamente incarnata in quella di Freddy(con le giuste proporzioni) e possiede un gusto per gli arrangiamenti non comune. Così elegante, sfarzoso, regale. E di per sè il disco, ascoltato sotto un'ottica strettamente musicale, suona anche come un ottimo e piacevole disco. Ma a che serve questa specie di CD da cover band? A che serve rileggere dischi e song orami gia ben note, addirittura considerate anche pietre miliari della storia del rock? Ci sono già le versione originali, e capisco quando per tributare i propri idoli una band registra una, due cover da piazzare su disco. Ma qui siamo al limite del pacchiano, della pleonassia acuta e del cattivo gusto e del paraculismo bello e buono. E non basta l'ironia (forzata) nel volere stravolgere titoli e quel NOT in maiusculo in copertina per evidenziare la non seria operazione(drill=trapano al post di thrill=brivido).
Ma ci avete presi per fessi?
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