MESSORA: The Door
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07/08/2020Interessantissima prima uscita in studio per i canadesi Messora, band dedita ad un death metal dalle tinte sperimentali, vicine alla definizione di progressive. Un sound il loro di impatto, solido, a tratti anche epico per ripartenze di chitarre ed impasto di voci. Ci vengono in mente i primi Amon Amarth, il tutto però in una chiave certamente personale ed accostabile al già sopra citato progressive. La solidità delle chitarre e la voce, molto cupa e lacerante, si inerpicano su strutture imprevedibili. Gli assoli di chitarra old school ci proiettano in una dimensione a metà tra l’heavy ed il thrash industrial. La perizia tecnica e la personalità della band non si discutono, tanto da dover tener ben salde le mani per non lasciarsi trascinar via dall’onda d’urto di The Door. Porta che si spalanca d’improvviso, energia che furente ci travolge spezzando ogni resistenza, fagocitando ogni energia. Luce scompare, tenebre si avvinghiano a note, linea continua che si avviluppa ad un ego sanguinante. Le trame dei Messora vanno oltre le semplicistiche classificazioni, un disco fatto di passione e profondità strumentale, una perla di death metal che ci stupisce sia passata inosservata alle case discografiche. Gli arpeggi acustici, la maestosità dei pezzi e la capacità di variare ogni volta le armonie, senza dare punti di riferimento, sono il marchio di fabbrica di una realtà da tener d’occhio e a cui auguriamo la fortuna che merita.
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