MAGNUM: BRAND NEW MORNING

Avevamo lasciato il duo Catley-Clarkin alle prese con le luci e le ombre del precedente "Breath Of Life", un album che se da una parte aveva offerto alcuni interessanti spunti di discussione, dall'altra aveva deluso per l'eccessiva staticità compositiva di alcuni brani in esso contenuti. Ed era normale che, dopo il preponderante punto di domanda cucito in rilievo su tale lavoro, l'attesa per il nuovo "Brand New Morning" fosse assolutamente spasmodica. Ed è proprio in questi frangenti che viene a galla la navigata esperienza di artisti attivi da oltre un ventennio, i quali, messi di fronte ad una difficile ed importante scelta, decidono di percorrere la strada meno impervia, e forse, più scontata: uscire con un cd che suonasse, inevitabilmente ed indiscutibilmente, Magnum. Inutile stare a cercare ulteriori passi in avanti, inutile stare a scovare l'azzardata via della grande ispirazione, meglio invece percorrere i sentieri più familiari e naturalmente ovvi, ottimi per acquietare le mugugnanti sagome dei fans precedentemente delusi. Ma non solo, perché accanto a tutto ciò viene dato risalto e attenzione allo stampo tipico del Catley solista, tanto vincente quanto convincente nell'unanimemente elogiato "When Empires Burn", e prezioso nell'adornare ulteriormente un episodio già positivo per meriti propri. Il risultato della ricetta ivi enunciata risulta così facilmente comprensibile, anche se il rischio è quello di non riuscire a brillare e ad accomodare per tutta la durata delle nove tracce proposte. Buona la produzione, anche se un po' trascurata nel legnoso e poco incisivo suono del rullante (continua la crociata dello Zorro relativamente alla poca attenzione in questi a mio parere importanti particolari), mentre di azzeccata accortezza risultano i diversi arrangiamenti strumentali, mai inseriti a caso e sempre accondiscenti nella loro regale apparenza. I capolavori dei decani dell'hard pomposo sono senza dubbio lontani, ma la comunque assodata bontà di "Brand New Morning" è assolutamente a portata di mano. Un sentito incitamento ai fans di sempre della giustamente decantata leggenda inglese, ed un invito magari gradito per tutti i mortali del resto del mondo.