MACABRE: Carnival Of Killers
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31/12/2020Negli ultimi vent’anni, gli ormai antichi Macabre (attivi dal 1989..), hanno pubblicato dischi, è il caso di dire, una volta ogni morte di papa. Dal 2000 a oggi se ne contano solo quattro, e quest’ultimo ‘Carnival Of Killers’ arriva dopo nove anni di silenzio dalla penultima release. Eppure la formazione a tre è la stessa da sempre, il che rappresenta quasi un piccolo record. I brani del nuovo disco, in generale, hanno un’aria un po’ da presa per il culo perché presentano continui cambi di tempo e quasi di genere, su una base metallica forte. Soluzione stilistica pure sperimentata da alcuni contemporanei della band come The Accused e Lawnmower Deth (es, il brano “Stinky”). O presentano momenti in cui si inseriscono melodie prese da filastrocche per bambini, come in “Them Dry Bones” e “The Wheels On The Bug”. Emblematico è il caso del brano introduttivo “Your Windos Is Open”: qui mi sono venuti in mente i Phantomas, quando si alterna cantato gracchiante e growl a voce pulita quasi melodica, con momenti velocissimi e rallentamenti soffocanti, O forse sarebbe più opportuno citare i Macabre tra le mille fonti dei Phantomas, considerando l’estrema versatilità e apertura mentale di Mike Patton, capace di passare dal grindcore alle cover di musica italian anni ’50. Non sono mai stato propriamente un’amante di queste miscellanee di musica che trovo alla lunga un po’ dispersive, e infatti i brani che ho più apprezzato sono quelli, per così dire, più lineari. Come “The Lake Fire”, brano poderoso con doppia cassa a manetta, ai limiti dello sludge, anche se il substrato originale hardcore si sente eccome: “Now It’s time To Pay” ne è un fulgido esempio!
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