LYDIA: Liquor
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03/07/2018Arrivano al settimo album, ed entrano di conseguenza nella cerchia dei veterani, anche gli statunitensi Lydia. Il nuovo ‘Liquor’ arriva a tre anni dal precedente (e buono) Run Wild, ed è prodotto da Eric Palmquist (già a lavoro con i Thrice); si tratta di un disco che a livello sonoro prosegue sulla scia dei precedenti lavori in studio, con una grande attenzione e ricerca della melodia vincente a tutti i costi, tendenza che in alcuni casi funziona alla grande (il singolo "Goodside", ma anche l’opener “Sunlight” e “Lie To Me”), mentre in altri sembra portare la band ad accartocciarsi su sé stessa, come nella lievemente autoreferenziale “Gypsy” (comunque assolutamente accettabile). Il quintetto capitanato da Leighton Antelman in ogni caso confeziona un’opera formalmente perfetta, con tutte le melodie al posto giusto e gli arrangiamenti perfettamente calibrati (prevalgono elettronica, tastiere e synth), che vanno a comporre un quadro di impeccabile ed accattivante indie pop. Non guasterebbe magari un po’ di anima in più, specialmente in alcuni episodi ove la forma sembra prevalere sulla sostanza. In ogni caso un buon lavoro, che lascia trasparire una mal sopita voglia di compiere il definitivo salto in alto; salto che però non avviene del tutto e lascia un pochettino con l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato (e probabilmente non sarà).
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