LANE, LANA: LADY MACBETH
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06/05/2005Torna Lana Lane, al suo decimo anno di attività, e per festeggiare ci offre un concept album su una delle figure femminili più oscure della letteratura europea, la shakespieriana Lady MacBeth, l'orditrice di complotti, la donna che voleva essere regina. L'album è scritto dalla sua ottica, dal punto di vista di una donna che non è solo una congiurante, ma anche e soprattutto un essere umano fragile e delicato, capace di sentimenti intensi e trascinanti. Il tutto, come sempre, espresso attraverso una musica che spazia dal Rock sinfonico all'Hard Rock, con qualche strizzata d'occhio alla psichedelia post Pink Floyd. La maggior parte dell'album è composta di brani lenti o semi-lenti, su cui la voce di Lana tesse un abito di stregante dolcezza, ma non mancano brani, come l'opener "The Dream That Never Ends", capaci di una carica più aggressiva e di atmosfere particolari, misteriose, trascinanti. O "Summon The Devil", brano perfettamente schierato nelle fila dell'Hard Rock più scandito, imponente nella sua maliziosa, felina semplicità. I brani più lenti, come la splendida "Someone To Believe", o le ballad "No Tomorrow" e "Shine On Golden Sun", trasmettono tutta la dolcezza di cui Lana è capace, complice la sua bellissima voce che proprio su questi pezzi si esprime al meglio, e si giustappongono perfettamente a ritorni di potenza come "Keeper Of The Flame", canzone di stampo più prettamente Heavy che riprende in un senso di circolarità l'opener ("Il Sogno Che Non Finisce Mai", nulla di meglio di una sottile allegoria). "Lady Macbeth" risulta essere un album completo, coinvolgente, che trasmette emozioni intense come solo Lana sa fare: se questo segna il suo primo decennio, glie ne auguro altri 100.
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