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LAGWAGON: LIVE IN A DIVE

data

15/10/2005
75


Genere: Punk Rock
Etichetta: Fat Wreck Chords
Anno: 2005

La gloriosa serie dei “Live in a dive”, serie di live shows pubblicata dalla californiana Fat Wreck Chords, giunge qui alla settima uscita, a soli pochi mesi di distanza dall’uscita del precedente episodio (Mad Caddies). Stavolta tocca ai Lagwagon salire sul palco e dimostrare tutto il loro valore. I Lagwagon non hanno certo bisogno di presentazioni, in quanto sono forse il più famoso gruppo di hardcore melodico del mondo, e nel loro genere rappresentano una vera e propria istituzione. Da quando nel 1992 fecero uscire il loro primo album “Duh” (fortunatamente la musica in esso proposta non è allo stesso livello del titolo), per i cinque californiani è stato tutto un susseguirsi di successi, che li ha portati ad incidere ben sei album e ad affermarsi a livello mondiale. Bisogna aggiungere che tale affermazione è giunta anche grazie ai numerosissimi tour internazionali intrapresi dalla band fin dagli inizi della loro carriera; sembra infatti che il palco sia il loro ambiente naturale, dove i cinque riescono a sprigionare tutta l’energia che talvolta fatica ad emergere dai loro lavori in studio. Ho sempre pensato infatti che quello che mancasse ai Lagwagon fosse proprio quella marcia in più che fa la differenza tra un gruppo buono e uno ottimo: personalmente (non me ne vogliano i loro fan più sfegatati) li ho sempre ritenuti appartenenti alla prima categoria, proprio per il fatto che nella loro discografia manca un album che spicca sopra gli altri per qualità e maturità artistica, tanto che il loro sound difficilmente riesce a sorprendermi più di tanto. Ebbi la fortuna di assistere ad uno dei loro shows lo scorso anno, in occasione della tappa milanese del Deconstruction tour (per chi non lo sapesse, l’unico festival punk itinerante in Europa), dove proprio i Lagwagon erano fra i gruppi principali. Devo confessare che fra i molti gruppi presenti sul palco del Deconstruction, i Lagwagon sono stati forse quelli che mi sono piaciuti di meno: forse ero influenzato da pregiudizi, forse ero stanco per aver assistito a molte altre esibizioni prima della loro, forse i ragazzi non erano in forma quel giorno, non lo so: fatto sta che non sono riuscito a godermi la loro performance, che mi è parsa piatta e a tratti persino noiosa. Con questi pensieri mi sono quindi portato all’ascolto di questo live. E devo dire che i miei pregiudizi sono stati piacevolmente smentiti già al primo ascolto: quella qui offerta dai Lagwagon è una prova di tutto rispetto, bella, grintosa, decisamente punk. La qualità complessiva dell’album è senza dubbio implementata dall’eccellente qualità sonora offerta, che esalta ogni singolo suono con una precisione difficilmente udibile anche su live albums con una produzione decisamente superiore, almeno in termini economici. Anzi, forse è proprio questa l’unica critica che si può muovere ad un album di così alto livello: l’eccessiva perfezione sonora, che fa sì che si perda quella “grezzezza” che fa molto live, portando ad un prodotto tecnicamente ineccepibile ma che potrebbe non soddisfare appieno gli amanti della band, che si trovano di fronte ad una specie di collection suonata dal vivo. Manca insomma quel tocco di originalità necessario ad un buon live album; ma se si vuole sorvolare su questo aspetto allora questo disco diventa un acquisto obbligato sia per i fan dei Lagwagon sia per chi, pur non conoscendoli, si vuole avvicinare a loro. Da segnalare infine l’ottimo packaging col quale si presenta il disco, con anche un divertente fumetto scritto dal bassista Jesse e un bonus video nella traccia multimediale (che a me non funziona, però).

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