KITTIE: FUNERAL FOR YESTERDAY
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25/02/2007Chi è che torna dopo qualche anno, qualche cambio di line-up e tanti, troppi pettegolezzi di matrice discografica sbandierati ai quattro venti tramite blabbermouth? Le Kittie! In molti riconoscono al quartetto (della cui formazione originaria rimangono solo Morgan e Mercedes, pealtro una sosia perfetta di Iva Zanicchi da giovane) solo la fortuna di essere capitato nel posto giusto (nu metal explosion) al momento giusto (‘99/’00) e con le apparenze giuste per accalappiare l’attenzione (all-female line-up), e se è vero che le canadesi cattive sono state pompate ad hoc spesso e volentieri sarebbe ingrato non riconoscergli perlomeno una qualità musicale di buona fattura, chè “Spit” e “Oracle” son dischi tutt’altro che da buttare. Si diceva, “Funeral For Yesterday” arriva con le Kittie rinnovate, in formazione, label e sonorità. Il nu metal acido ed irriverente di un tempo lascia infatti ad atmosfere ben più rilassate, melodiche e sebbene non manchi l’impatto elettrico il disco mira più a forgiare riff e melodie catchy, cosa che riesce anche piuttosto bene alle quattro ragazze: la title-track, “Slow Motion” dove appaiono addirittura echi dei Killswitch Engage, “Will To Live”… tutti brani dove il growl non esiste e dove la parola d’ordine è ‘trascinare l’ascoltatore’. Le vecchie incazzature di un tempo riaffiorano solo a sprazzi, ad esempio in “Never Again” e “Flower Of Flesh And Blood”; che le Kittie abbiano giocato a mescolare metalcore, nu gothic à la Evanescence e ‘le loro robe’? O forse volevano solo vendere più copie? La domanda per ora non ha risposta, io so solo che “Funeral For Yesterday” è un disco di buonissimo valore.
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