KING WOMAN : Celestial Blues
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01/09/2021King Woman è una delle band che fanno capo a Kris Esfandiari, cantante e produttrice americana, artista prolifica e poliedrica. ‘Celestial Blues’ è il secondo disco full length, dopo l’esordio datato 2015 con un Ep (‘Doubt’). Mi trovo per la prima volta alle prese con un insano incrocio di doom e shoegaze, due generi piuttosto diversi, ma qui mescolati in maniera intelligente. L’atmosfera del disco è alquanto oscura e malinconica, con la voce lamentosa di Kris a farla da padrona. Spesso nei brani a quest’aria triste e lenta si alternano pugni in faccia improvvisi di violenza sonora, il che può sorprendere un distratto ascoltatore. L’impressione è quella di ascoltare un disco in cui suonano insieme i Cathedral e i Cocteau Twins! Uno dei brani più interessanti in tal senso mi pare “Boghz”: arpeggio malinconico e batteria tribale lenta, fino a esplodere in massicce sparate di doom violento, con la voce di Kris che passa da un registro quasi melodioso a toni rochi, oscuri e arrabbiati. Ulteriore particolarità del disco è l’assenza quasi totale di assoli, cui vengono preferiti gli arpeggi e le linee ritmiche. Lo si nota ad esempio in “Golgotha”, che ha una struttura simile alla suddetta “Boghz”. Tutto il disco poi prosegue su questa linea ed è questo un piccolo limite: avrei tolto un paio di brani per renderlo più “snello”, ma l’esperimento mi pare complessivamente riuscito.
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