KARYN CRISIS' GOSPEL OF THE WITCHES: Covenant
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01/11/2019Un affare di famiglia questo lavoro, visto che vede all´opera Karyn Crisis, che qualcuno ricorderà negli omonimi Crisis, autori durante gli anni novanta di un paio di album seminali, e il marito Davide Tiso, mente dietro agli sperimentali, nostrani Ephel Duath. Con queste premesse è lecito aspettarsi di tutto. E`fin troppo facile fare un parallelo con i Crisis, accomunati a questo progetto dalla straordinaria versatitità vocale della cantante e dal disturbante ecclettismo sonoro, anche se qui il tutto è realizzato con parecchia ruvidezza in meno, pur senza che manchino del tutto momenti molto intensi. Né si può ignorare, fra i riferimenti, la compianta Dawn Crosby, anche lei provvista di una palette vocale fuori dal comune e benchè i suoi Fear Of God fossero decisamente più "metallici" dei Gospel Of The Witches. Le atmosfere e le melodie di bands come Madder Mortem o The 3rd And The Mortal possono allora completare il quadro. Piu riuscite paiono le tracce in cui Karyn Crisis attinge appieno al range vocale che la contraddistingue ("Womb Of The World", "Great Mothers", "Dea Iside" e "Janara"), passando agilmente da growls death ad atmosfere piu eteree, con tutto ciò che vi è nel mezzo. Il cupo chitarrismo e il drumming tellurico fanno il resto nel creare un quadro teso, nervoso, angosciante. I brani più meditati creano un efficace contraltare e una opportuna variazione che rende il lavoro nell´insieme forse più fruibile, ma meno incisivo. Un po' di aggressione in più non avrebbe fatto male, nel complesso di un lavoro comunque interessante e validissimo.
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