JORN: LONELY ARE THE BRAVE
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03/07/2008Non pensiate di stare ascoltando un nuovo disco solista di Dio perché vi confondereste alla grande. Chiarimento subitaneo e necessario perché il nuovo lavoro di Jorn fa di tutto per rimandare alle strutture dei brani di Ronnie più che in ogni altro suo lavoro precedente. 'Lonely Are The Brave' presenta pezzi come "Night City", Shadow People e "The Inner Road" che se ascoltati senza conoscerne preventivamente l'artista possono trarre in inganno non solo per la timbrica di Jorn così prossima a quella di Dio(ed in parte a quella di Coverdale), ma soprattutto per i brani in sé che ricordano moltissimo quanto composto dall'ex Sabbath. S'intende, premessa necessaria, ma che non sminuisce un disco che fa la sua porca figura perché 'Lonely Are The Brave' lavora di gomito, mette in scena un hard 'n' heavy infuocato sorretto da un riffing che parlare di vere e proprie scudisciate sventagliate dalle due chitarre non rende a pieno l'idea. Poi la voce di Jorn di cui già scrivevo prima, ed anche se è cosa nota non bisogna mai smettere di sottolineare quanto questo ragazzo sia ormai l'unico vero successore di ugole storiche sul viale del tramonto(ma anche no viste le loro recenti prestazioni): ascoltate la conclusiva Hellfire e fatemi sapere. Un buon disco, insomma, sullo stesso livello qualitativo dei precedenti. Volendo essere tignosi, però, forse è questo il limite del singer norvegese, cioè scrivere album che piacciono, ma che non ti fanno mai gridare al capolavoro, o quanto meno al grandissimo disco. Comprarne uno è più o meno come comprarli tutti. Sta di fatto, ad ogni modo, che siamo sopra la media delle uscite del genere proposto e non solo. Se già solo questo può bastarvi, fate vostro senza esitare 'Lonely Are The Brave'.
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