JONATHAN HULTÉN: Chants From Another Place
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09/04/2020Il titolo dell'album parla chiaro per questo debutto sulla lunga distanza di Jonathan Holten, chitarrista e leader dei death metaller Tribulation: disco fuori dal tempo che affonda le sue radici nel cantautorato più prossimo a quello a stelle e strisce, ma con una componente "dark" più marcata, nonchè una certa spiccata propensione alla dimensione musicale "monastica". Come ben cita la presentazione dell'etichetta, quello di Holten è un approccio vicino a quello di Sufjan Stevens, quindi chitarra acustica sempre imbracciata, sperimentazioni sparse, quel po' di "elettrico" che mai non guasta ed una sospinta inclinazione alla coralità mistica e folclorica tipica del nord europa. Particolarità quest'ultima che dona a 'Chants From Another Place' suggestioni assai soggettive pur quando i riferimenti ad altri artisti risultano alquanto chiari, figlie della personalità e del sicuro talento dell'artista scandinavo. Certo non tutto fila come dovrebbe visto che in più momenti i brani risultano un po' troppo autoreferenziali, così come anche gli arrangiamenti che non sempre convincono a causa della loro eccessiva "pulizia" esecutiva. Tirando le somme, però, l'album scorre via veloce anche quando incarna uno spirito malinconico pronunciato, segno che i brani sono stati disegnati con l'ispirazione giusta sempre al proprio fianco. Artwork ed illustrazioni dello stesso Hulten.
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