IT'S NOT NOT: GIVING EVERYTHING!
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22/12/2004Niente da fare. A me questi It's Not Not (nome improbabile proprio come la loro musica) proprio non piacciono. Pur dopo ripetuti ascolti, dopo aver letto in giro diverse recensioni, dopo averlo fatto sentire ad una decina di miei amici (fortunatamente tutti d'accordo con me), questo album proprio non riesce a comunicarmi altro che noia. Noia perché il disco è decisamente ripetitivo, le canzoni si assomigliano tutte l'un l'altra e sono composte da due riff in croce (per altro brutti) che si ripetono per 4-5 minuti fino allo sfinimento totale dell'ascoltatore; l'uso dei sintetizzatori è ridotto al minimo per un gruppo con questo tipo di proposta musicale, sempre in bilico fra il rock e la dance, ma ciò fa sì che il sound degli It's not not sembri una pasticciata commistione dei suddetti due generi, senza l'aggressività del primo né la voglia di ballare che trasmette il secondo. Il sound del gruppo sembra un incrocio fra il rock degli Hives (anche loro, a dire il vero, non mi sono mai piaciuti) e il post-punk dei Rapture, senza però la parte elettronica di questi ultimi. Una sorta di post-punk insomma, senza però quella punta di nightlife che hanno fatto grande il sound dei due gruppi sopraccitati: il disco appare dunque decisamente poco orecchiabile, caratterizzato da riff disarmonici, talvolta addirittura cacofonici, e da una voce a tratti fastidiosa. Il gruppo è nato di recente in Spagna dalla fusione di altri due gruppi della BCore Disc, vale a dire Standstill e Tokio Sex Destruction, fusione definita dalla stessa BCore "una strana fusione di esperienze musicali dissimili". A quanto pare troppo dissimili, aggiungo io, se il risultato di tale fusione risulta questo pasticcio musicale. Unica nota positiva di questa produzione è il fatto che essa viene venduta in Italia al prezzo di 13,45 euro, un prezzo davvero popolare per un cd nuovo.
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