ILLNATH: THIRD ACT IN THEATRE OF MADNESS
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23/11/2011Quarto lavoro per i danesi Illnath, band che il sottoscritto aveva incontrato già tempo or sono. Nonostante i cambi nella line up i nostri hanno cambiato ben poco nella loro impostazione. Va bene, adesso che hanno una specie di clone di Angela Gossow alla voce il sound è diventato leggermente più graffiante, senza contare che i riferimenti a Cradle Of Filth, Dimmu Borgir e roba varia appartengono al passato. Diciamo che si lanciano in un sond informe che sa un po' di death e black, con assoli che potremmo trovare in un album degli Stratovarius, e francamente non dice granché di interessante. Melodie moderne, mid tempo, acellerazioni, qualche sterzata black ("Scarecrow"), qualche infarinatura più heavy ("Fall Of Giants") e sostanzialmente tutti i brani a un livello pressoché simile. In sostanza si tratta di un buon disco di metal melodico, con riff e melodie perfettamente funzionali, con qualche pecca nella lunghezza dei brani, a volte francamente eccessiva, e una certa ripetitività di fondo. Insomma, ci siamo capiti, se amate la roba melodico/scandinava magari non troppo moderna, questa band fa per voi.
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