HUMANGLED: Fractal
data
16/05/2010Il motivo di tutta questa colata di riff schizofrenici e granitici è tutto riassunto nel titolo del disco: un lavoro che si ripete strutturalmente, alla stessa maniera, ma su scale diverse. Diverse come i membri coinvolti nella band: a far compagnia il singer e il chitarrista (fondatori della band), troviamo Tat0, bassista degli Zora e non solo, e Raffaele Pezzella, batterista in forza nei napoletani Symbolyc. 'Fractal' colpisce subito per la varietà dei suoni che propone, che si realizzano in una serie di idee con una loro identità, accompagnata da inaspettati cambi di tempo, chitarre in dispari ("From Empty Sockets", dal ritmo incalzante e quasi epica) e, cosa a cui tengo particolarmente quando ascolto metal estremo, testi interessanti e notevoli (si passa da temi sulla personalità ad altri più gore-oriented, fino a droga, guerra e riferimenti a temi attuali). Inutile nasconderlo, 'Fractal' lascia il segno: fa centro perché costruisce una strada non scontata, ma fatta di chitarre che più atipiche non si può, come nell’apertura e nell’incessante cambio di mood di "As Individuality Fades", nel macete "Liquidfire", o ancora nella cerebrale traccia di chiusura (dall’assurdo intro). Le innumerevoli caratteristiche che possiamo evincere ad ascolto ultimato sono tante: troppe. Strutture insolite, sorrette da un chitarrista davvero in gamba, e una sezione ritmica che mixa tutto in una salsa dannatamente corposa e catchy (pur disperdendosi il più delle volte in caotici mid-tempo, nell’accezione più positiva del termine, ovvio). L’opener è un chiaro esempio di ciò, e scommetto che la maggior parte di questi brani vi si stamperà in testa in poco tempo. Essere orecchiabili e brutali al contempo è un lusso che pochi possono concedersi.
Commenti