Horne, Lachlan: The Horne Supremacy
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30/05/2011Lachlan Horne è un musicista inglese approdato al suo secondo album in pieno stile hard rock di discreta fattura. Ogni brano è composto ed arrangiato dal nostro eroe registrando anche ogni traccia di chitarra e di basso. Le composizioni seguono tutte la falsa riga dell'hard rock fortemente influenzato da generi come il funk, il blues ed il rock americano vecchio stampo. "Dream Vision" è un brano che deifnisce bene le pretese del nostro one man show: riff di chitarra semplici, linee vocali e ritornelli di facile presa per l'ascoltatore, ed arrangiamenti molto lineari, senza troppi fronzoli. Interessante la successiva "Fight For Rights", anch'essa ben strutturata e di facile presa con un riff introduttivo di chitarra in pieno Lenny Kravitz style! Belle le linee melodiche di "High Times" e "Hypnotise" con ritornelli che verranno inevitabilmente fischiettati subito dopo il primo ascolto. La semplicità è alla base di ogni brano, le strutture sono quasi al limite del banale, ciononostante non ci sono mai cali di tensione, né di qualità. Le parti sono ben realizzate, compreso il pezzo strumentale "Turbulence" dove tutte le parti di chitarra e basso si amalgamano perfettamente con gli stacchi di batteria. Evocativa ed emozionante è la bellissima "Our Star", un breve intermezzo acustico che fa capire fin dove si può spingere la versatilità di un musicista che riesce ad unire la semplicità delle melodie con una discreta dose ti tecnica esecutiva. Di errori nelle composizioni è difficile trovarli, ed ogni parte strumentale è ben eseguita, non ci sono sbavature ne disattenzioni in fase di registrazione. Un musicista da tenere d'occhio, sicuramente se manterrà la sua vena compositiva e la sua capacità di sintesi riuscirà a sfornare altri validi lavori come questo.
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